“Un giorno, di ritorno dall’asilo, mia figlia Anna mi disse: “…Papà, guarda come si fa il mare!” Aveva imparato a disegnare il mare e voleva mostrarmi come si fa. L’idea che la mente di un bambino possa creare – o ricreare – il mare, e che possa farlo con stupore è allo stesso tempo semplice, potente e profonda. Invita a pensare che se le soluzioni si possono immaginare, a furia di immaginare si riuscirà anche a fare. Guarda come si fa il mare nasce con l’idea di dare fiducia alla fantasia.”
Sebastiano Cognolato
Guarda come si fa il mare è un concerto marino in tre movimenti con parole di Cristina Gabetti e musica di Sebastiano Cognolato. Un coro e un’orchestra di studenti realizzano una versione musicale del mare con onde, vento, tempeste, pesci, uomini che vi si immergono e abissi marini dentro gli uomini, nell’intento di coinvolgere gli spettatori e far loro percepire il mare come parte di sè.
Il concerto è diviso in tre sezioni: Respiro, Abisso, Onda. Il pubblico partecipa attivamente all’esecuzione respirando in sincrono con il respiro del mare, immergendosi negli abissi marini e in quelli del proprio animo, e infine muovendosi insieme all’onda marina creata dalla musica.
Guarda come si fa il mare propone in modo originale una idea di percezione personale, individuale ed intima del mare attraverso la musica e le parole, ed esplora il rapporto tra uomo e mare e i principi di sostenibilità dell’ecosistema marino. L’opera è patrocinata da Unesco e WWF.
La prima esecuzione assoluta è stata affidata al Coro e all’Orchestra del Liceo musicale Carlo Tenca di Milano ed è stata inserita nella prima edizione di Allegro Sostenibile, rassegna di concerti originali per ragazzi prodotta da Serate Musicali di Milano e da Teatro del Buratto con il contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e di Fondazione Comunità di Milano.